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Dalla Basilica dei Martiri al Bruncu Spina

Si parte dal cuore di Fonni fino ad arrivare alle cime più alte della Sardegna, in questo itinerario che passa dai colori dei bellissimi murales a quelli della natura e del passaggio delle stagioni.
 
GENNARGENTU
 
 
Argomenti proposti:  antropologia, religione, geologia, flora e fauna, storia e "storie".
 
 
Località interessanti:  Basilica della Madonna dei Martiri, centro storico, murales, Bruncu Spina.
 
 
Descrizione itinerario:
la prima parte dell’itinerario si snoda nel centro storico di Fonni che consente di scoprire usi e costumi della sua gente, tradizioni raffigurate nei murales. Si prosegue con la Basilica della Madonna dei Martiri, venerata in tutta la Sardegna; la cappella dell’immacolata con la rappresentazione d’inferno, purgatorio e paradiso; la cappella dell’agonia che "descrive" il tradimento di Giuda, la passione e la resurrezione del Cristo; la cappella delle reliquie che custodisce l’originale simulacro della Madonna, realizzata con le ossa dei martiri cristiani; la cripta dove i dipinti del 700 “raccontano” la storia della cristianizzazione in Barbagia.
 
Nel pomeriggio "scalata" verso il Bruncu Spina; la Sardegna è la regione più antica d'Italia, le prime rocce si formarono agli inizi dell'era Paleozoica (570-225 Ma) nel periodo Cambrico (570-500 Ma), per  accumulo di sedimenti sui fondali marini profondi. Nel periodo Silurico (435-395 Ma) e Devonico (395-345 Ma) si formarono le rocce metamorfiche scistose, la struttura di queste rocce subì una trasformazione dovuta alle elevate temperature dei magmi e alle gigantesche pressioni legate ai movimenti della crosta terrestre, (per questo sono chiamate rocce metamorfiche), nacque così il Gennargentu il massiccio montuoso più importante della Sardegna di cui il Bruncu Spina (1829 m) è una delle cime più imponenti, seconda solo alla Punta La Marmora (1834 m) “vetta” dell’isola. Nelle giornate limpide lo spettacolo visibile dal rifugio Bruncu Spina a 1600 m, è incantevole: l’ospite attento non potrà non ammirare l’arco di montagne che vanno dai graniti del Gennargentu ai calcari del Supramonte ai tacchi dell’Ogliastra, esempi di grandiosa e incontaminata bellezza. Tra la variegata fauna, che anima il territorio, spiccano le cospicue colonie di mufloni, cinghiali, martore, volpi. Numerosi i rapaci tra i quali le aquile reali. A dare un tocco di colore la vegetazione che in primavera esplode in sorprendenti cromatismi, risaltano in particolare alcuni endemismi come: Astragalus genargenteus, Lamyropsis microcephala, endemismo sardo che vive esclusivamente in una area ristretta del Gennargentu. 
 
Durata media: giornata intera.
 
Difficoltà: facile, itinerario adatto a tutti.
 
Consigliato per: appassionati, studiosi, sportivi.
 
Note e suggerimenti: è consigliabile dotarsi di abbigliamento sportivo, scarpe da trekking.